Testi anticlericali dall'antichità all'Ottocento ( 50 volumi)
- Lorenzo Valla - La falsa donazione di Costantino, 1517. Testo latino con la traduzione in francese. Lo scritto del Valla, De falso credita et ementita Constantini donatione declamatio (Discorso sulla donazione di Costantino, altrettanto malamente falsificata che creduta autentica),del 1440, poté essere pubblicato solo nel 1517 e in ambiente protestante, mentre la Chiesa cattolica difese per secoli la tesi dell'originalità del documento: nel 1559 lo scritto di Valla fu incluso nell indice dei linri proibiti in quanto pericoloso per la fede! Unisco anche il volune
- Lorenzo Valla - Dissertazione su la menzognera donazione di Costantino; testo latino e traduzionei n italiano di Giovanni Vincenti, Napoli 1895.
- Clamanges, Traité de la ruine de l'Église, 1564 (De ruina et reparacione Ecclesiae, poi modificato tre secoli dopo in De corrupto Ecclesiæ statu. Testo latino e traduzione in francese ad opera di A. Coville, 1936.
- Burcardo - Diari - In latino e in italiano (parziale)
- Gregorio Leti - Il puttanismo romano - 1668
- I tre impostori - Questo volume raccoglie le versioni superstiti del mitico scritto De tribus impostoribus, in italiano I tre impostori, in francese Les trois imposteurs, costantemente citato dal Medioevo all'Illuminismo (per la prima volta, pare, in una lettera del 1239 di Papa Gregorio IX che ne incolpa Federico II), di volta in volta attribuito alla penna di letterati famosi, senza che mai se ne trovasse una copia manoscritta o a stampa. Perdita attribuita alle forze oscure delle religioni maltrattate, visto che i tre impostori sono Mosè, Gesù Cristo e Maometto!
Attualmente i testi reperibili e che ho riunito in un solo volume, sono:
I - De Tribus impostoribus, testo in latino del 1598, pubblicato nel 1833 a Lipsia a cura di F.W. Genthe, poi integrato da Weller. Venne ripubblicato a Parigi nel 1867, con traduzione in francese a fronte, ed ampia nota bibliografica, a cura di Philomneste Junior (pseudonimo di Pierre Gustave Brunet, bibliofilo) con il titolo Le Traité des trois imposteurs. Il libro esamina il problema dell'esistenza di Dio sulla base dei testi sacri delle tre religioni; solo indirettamente si riferisce ai fondatori delle religioni.
Lo stesso testo venne ripubblicato nel 1870, con la sola traduzione in francese e con il titolo Traité des trois imposteurs, dallo stesso Pierre Gustav Brunet, con ampia nota bibliografica. Manca il testo latino, la traduzione è stata migliorata, così come la nota bibliografica. Il Brunet ha premesso una dissertazione storico-filosofica su Mosè, Gesù e Maometto.
II - Traité des trois imposteurs, con contenuto del tutto diverso, e che è in sostanza un falso, perché scritto all'inizio del 1700, e circolato come manoscritto clandestino e poi pubblicato in francese nel 1719, con il titolo l'Esprit de Spinoza, ou ce que croit la plus saine partie du monde. Il testo venne poi subito ribattezzato, per ragioni commerciali, come Traité des Trois Imposteurs. È stato ripubblicato più volte in varie lingue, ma in piccole tirature. Riportiamo qui la versione di un manoscritto pubblicato da Pierre Retat nel 1777. È ormai il testo "ufficiale". Di questo testo vi è sono diverse traduzioni in italiano e ne unisco una in appendice.
- Aggiungo qui la prima edizione italiana del testo de I tre Impostori.
I tempi erano ormai maturi per una critica storica ai libri sacri e sono particolarmente noti:
- Il testamento del parroco Jean Meslier, (in francese), il "parroco ateo", circa del 1730. È inserito fra i fondatori del socialismo. Mette in evidenza tutte le incongruenze della Bibbia e dei Vangeli.
Segue di poco, nel 1749, il testo di Voltaire,
- Le Sermon des Cinquante. Ho aggiunto al testo francese una traduzione anonima in italiano.
Un testo molto noto nel settecento è la Storia di Fra Jetzer, citato anche da Voltaire nel suo Trattato sulla Tolleranza. L'affare Jetzer si realizzò a Berna nel 1506. Un sarto di nome Hans Jetzer arrivò in città da Zurzach ed entrò nel convento dei domenicani. Era a Berna per affari e i domenicani lo accolsero senza pensarci troppo. Presto circolarono voci sul comportamento di Jetzer a Lucerna, dove aveva messo in scena alcune false apparizioni religiose. A Berna una volta sostenne di aver avuto visioni, una volta della Vergine Maria, che aveva rivelato di aver trascorso tre ore nello stato di peccato originale. Questa rivelazione confermava la visione domenicana di Maria rispetto a quella dei francescani, che sostenevano la sua immacolata concezione. Nel coro della chiesa domenicana venne poi ritrovata una lettera con sopra cinque gocce di sangue. Ciò fu subito interpretato come il sangue della martire chiamata Maria, sebbene in realtà vi fossero stati sette di queste martiri. Si pensava che la Vergine potesse essere vista nella cella di Jetzer attraverso uno spioncino, e si credeva che Jetzer stesso avesse ricevuto le stimmate. Venerato come un sant'uomo, portò immediatamente notorietà alla casa domenicana, rendendola un'attrazione primaria per i fedeli. La gente affluiva in città dalla campagna per vedere Jetzer, che si diceva avesse parlato direttamente con la madre di Cristo.
Jetzer ne trasse il massimo e, inebriato dalla sua ritrovata celebrità, tentò di mettere in scena un'apparizione della Vergine Maria, ma i monaci lo identificarono dal costume e fu smascherato come un burlone e un impostore.
Il caso fu un disastro per i domenicani, che avevano complottato nella sceneggiata di Jetzer spinti da loro desiderio di umiliare i loro rivali francescani. Quattro frati furono condannati a morte, mentre Jetzer, che sosteneva di essere stato spinto alle sue acrobazie dai capi domenicana, fu bandito dal paese.I quattro domenicani furono bruciati sul rogo il 31 maggio 1509. L'intera faccenda portò grande vergogna sulla città, e nessuno ne uscì con le mani pulite. L'effetto a lungo termine fu un retaggio dell'anticlericalismo tra i bernesi, che videro questa triste vicenda come ciarlataneria clericale, un gioco crudele sul loro profondo attaccamento alla Madre di Dio. Le autorità politiche decisero di non farsi mai più ingannare dalla chiesa, e l'affare Jetzer spiega perché i magistrati bernesi governarono la chiesa con pugno di ferro dopo la Riforma, è rimane un ricordo vivo e un ricordo che fa riflettere sul pericolo di dipendenza clericale.
Herman S. Reimarus (1694-1768), filosofo tedesco, scrisse Abhandlungen der natürlichen Religion (1754); in parte ripubblicati da Lessing come "Wolfenbüuttel Fragments"; Reimaro contesta miracoli e rivelazione ed espone le frodi e contraddizioni della Bibbia.
- Chorier N.- Satire Sotadique de Luisa Sigera - Opera erotica famosa, ma meno diffusa di tante altre della stessa epoca. Venne scritta da Nicolas Chorier (1612-1692), circolò come manoscritto e venne pubblicata, anonima, agli inizi del 1700. Il manoscritto recava il titolo Aloisiæ Sigeæ, Toletanæ, Satyra sotadica de arcanis amoris et Veneris, Aloisia hispanice scripsit, latinitate donavit Joannes Meursius V. C.. Venne tradotta in francese da Hean Terrasson nel 1750. L'autore venne paragonato all'Aretino ed apprezzato per la grande eleganza dello stile e del linguaggio. Ripubblico il testo in francese e aggiungo, per completezza, il testo latino originario, preso dalla riedizione a cura del Progetto Gutenberg.
- Sinistrari D'Ameno - De Sodomia - Tractatus in quo exponitur doctrina nova de Sodomia fœminarum a Tribadismo distincta - 1754. Testo latino con traduzione in francese a fronte.
Opera interessante per capire a quale livello di delirio fosse pervenuta la Chiesa in materia di sesso.
- Otto von Corvin - Lo specchio dei Preti (Der Pfaffenspiegel) - 1845.
Prima traduzione in italiano, annotata, di Edoardo Mori. Opera famosa dell'Ottocento, venduta in oltre due milioni di copie, ma mai tradotta in italiano a causa di boicottaggio. E' in vendita in Internet (Ilmiolibro, Feltrinelli, IBS; da marzo 22 su Amazon). Tratta delle drammatiche conseguenze del fanatismo religioso sulla nostra storia.
- Otto von Corvin - I Flagellanti (Die Geissler) - 1845 Traduzione italiana approssimativa. Non mi risulta che sia mai stato tradotto in italiano. E' stato scritto assieme allo Specchio dei Preti (Der Pfaffenspiegel). Seguendo il mio metodo di sentire le due campane, unisco due testi sull'Inquisizione:
- Lea, Storia dell'inquisizione nel medioevo,Vol. I. Fondazione e organizzazione; I volumi II e III non sono mai stati tradotti. L'autore era molto contro la Chiesa;
- Guiraud - Elogio dell'Inquisizione, del 1935, in cui l'autore, eminente storico cattolico cerca di spiegare come l'Inquisizione non fosse in contrasto con i suoi tempi e servisse a difendere la società da sette eretiche veramente demenziali. Tende a minimizzare torure e roghi, ma trascura il fatto che gli inqusitori delegavano queste attività ai boia e non ne facevano menzione nei loro verbali processuali.
- Bouvier - Les Mistères du confessional, Manuel des Confesseurs, 1837. In appendice la traduzione italiana "Venere ed Imene al tribunale della penitenza - Manuale dei confessori. Libro approvato dalla Chiesa con la descrizione estesa di tutre le attività sessuali peccaminose; ciò ne ha fatto un best seller fra gli amanti di libri erotici. Massima espressione del delirio sessuale della chiesa cattolica.
- Ermete Rossi - Psicopatia Cristiana
- Umberto Notari - Dio contro Dio, 1906.
Raccolta di fatti disdicevoli della religione, tratti da libri dell'Ottocento.
- Anonimo - La Santa Bottega - Opuscolo anticleriale dell'Anticristo per l'istruzione del popolo, Milano 1860.
Taxil Leo, vero nome Marie Joseph Gabriel Antoine Jogand-Pagè 1854 -1907, è stato uno scrittore e giornalista francese ed ebreo, noto per le sue polemiche prima contro la Chiesa cattolica, poi contro la massoneria. Autore non affidabile fu un vero farabutto. Entrato nella massoneria per scoprirne i segreti ne fu cacciato per idegnità; finse di convertirsi alla religione cattolica e fu accolto a braccia aperte dal Papa per il quale scrisse libri contro la massoneria pieni di nefandezze assolutamente inventate. Cacciato anche dal Papa, divenne un rabbioso anticattolico e scrisse più libri contro la Chiesa. Da prendere con cautela!
-Taxil La Vie de Gésus, 1900.
-Taxil Les friponneries réligieuses, 1880; scritto assieme ad Alfred Paulon. Elenco delle reliquie fasulle in giro per l'Europa.
-Taxil Le livre qu'il ne faut pas faire lire. Estratti commentatii della Bibbia. Forse non è di Taxil, ma è la riedizione di un libro anonimo del 1782.
-Taxil La Bible amusante, 1882. Narrazioni di fatti della Bibbia esposti in modo umoristico. Anche senza le immagini.
-Taxil Les Betises sacrées - Revue critique de la superstition, 1880.
-Taxil - Album anticlerical
- Taxil - La confession et les confesseurs In appendice; 1) Pieuses Exhortions di Clarer; 2) Cours de Luxure di Debreyn; 3) Décisions des Concil sur le dévoirs coniugal; 4) Manuel du Confesseur di Bouvier (estratti).
Taxil - Les debauches d'un confesseur
Annigoni - I papi di Roma - Il Vangelo e l'Italia; dedicato a Giuseppe Garibaldi - 1865.
Les Corbeuax - Rivista anticlericale francese di cui riporto un fasciclo del 1907 a titolo di esempio; allegato uno studio sull'anticlericalismo francese di fine Ottocento
Anonimo - Di palo in frasca, Vol. I, veglie filosofiche semiserie di un exreligioso che ha gabbato S. Pietro, Firenze 1868-1873, Veglie 1-10. Opera imponente, in quattro volumi e sette tomi (oltre 6.000 pagine), di critica ai testi ed alla storia della Chiesa, esposta in modo piano ed arguto.L'opera è considerata anonima, ma con tutta probabilità essa è stata scritta dal suo stesso editore e cioè Carlo Usigli (Correggio 1812 - Firenze 1894) che aveva la preparazione e l'arguzia per comporla. Fu noto scacchista, autore del primo libro sugli scacchi in Italia, fece parte della associazione antropologia ed etnologica, fu un filologo. Scrissero alla sua morte: Usigli non fu un uomo volgare : datosi fin dai primi anni della giovinezza al commercio librario, non si accontentò di farne un' industria, ma ne fece anche uno strumento per diffondere l'istruzione nelle classi meno agiate, e ne fece un apostolato delle idee di libertà è di progresso. Egli ha sempre combattuto coraggiosamente contro la superstizione e l'intolleranza, come ne fanno fede molti suoi scritti pubblicati quasi sempre a sue spese e da lui donati alle Biblioteche popolari. Era un filantropo modesto e convinto. Ne' suoi giudizii poi sugli uomini e sulle cose cosi temperato, così giusto ed anche arguto, che io da molti anni solevo chiamarlo sempre il Socrate moderno.
Nelle Memorie della Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena, del 1893 si legge:
In molti anni di sua vita egli è venuto compilando una grande enciclopedia filosofico - morale della quale vi presento il primo dei 54 volumi di cui si compone.
Riporto qui solo il primo valume di 1480 pagine, sufficiente a far comprendere l'impegno profuso nello studiare la materia e nell'esporla: è una accurata ed erudita analisi dei testi sacri per porne in evidenza le adulterazioni interessate.
- Di palo in frasca. Vol II, Veglie 11-14
- Di palo in frasca, Veglia 15
- Di palo in frasca, Veglie 17-18
- Di palo in frasca, Veglie 24-29
- Vita di Donna Olimpia Maidalchini, Principessa di San Martino, 1781. Non credo che sia una ristampa dell'opera di Gregorio Leto del 1667, "Vita di Donna Olimpia Maildachini che governò la chiesa, durante il Ponteficato d'Innocentio X. Doppo l'anno 1644 sino all'anno 1655".
- Collin de Plancy - Le Dictionnaire infernal, 1863. Opera colta non anticlericale, ma che espone in forma enciclopedica tutte le supertizioni fin dall'antichità. Ottima per comprendere le aberrazioni della mente umana in materia di credulità!
- Claraz - Le mariage des prêtres, 1912
- Venus dans lo Clôitre ou la réligeuse en chemise, 1583
- La verité sur le supplice de Jeanne d'Arc, 1925
- Roguelin - L'abbé Fidus, moeurs du clèrge séculier.
- Souffrance - Le couvent de Gomorrhe, 1898.
- Petruccelli - Memorie di Giuda 1883 .
- Antonio Gallonio - Traité des instruments de martyre et des divers modes de supplice - Roma, 1591 - Traduz. francese con immagini migliorate del testo in italiano Trattato degli instrumenti di martirio e delle varie maniere di martirizzare (disegni di Giovanni de Guerra, incisi da Antonio Tempesta). Fu libro di grande successo. Ovviamente non è anticlericale, ma finiva per giustificare anche la tortura fatta dai cattolici, Le immagini rappresentano i torturati che sembrano non soffrire perché hanno la fede e così si suggerisce l'idea che se ha sofferto Cristo, anche il fedele deve soffrire; tragico pensiero che ha portato a risparmiare la morfina negli ospedali e Maria Teresa di Calcutta a negare gli antidolorifici ai malati terminali di cancro!
- Mazzini -Il papa nel secolo XIX
- Ricciardi - I Papi e l'Italia
- Uranio Paolo - Ricerca sulla storicità della resurrezione di Cristo
- Nietzsche - L'Anticristo.
- Anticristo (pseudonimo) - L'immoralità del cristianesimo, 1908
- Arturo Graf - Il diavolo - 1889
- Carducci - Inno a Satana - 1863
- Rapisardi - Lucifero, poema - 1887
- Aceldama, 1896. Akeldamà era il nome de Il prato di sangue acquistato da Giuda. Il libro tratta ampiamente del processo relativo a c.d. Affare di Damasco del 1840, in cui degli ebrei vennero accusati di aver ucciso un frate sardo e un bambino. Nno vi eran prove ma alcuni vennero giustiziati e altri liberati per l'intervento della diplomazia europea. Qui i frati sardi, 35 anni dopo, insistono a sostenere la colpa degli ebrei!
Attualmente la più importante e vasta opera critica sulla storia della chiesa cristiana è quella di Karlheinz Deschner, Kriminalgeschichte des Christentums del 1986, tradotta in italiano e pubblicata a partire dal 2000, a cura della Casa Editrice Ariele, con il titolo Storia criminale del cristianesimo. Sono dieci volumi.
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